Le pigrizie mentali che si ritrovano nelle aziende o nella societa' italiana potrebbero costituire una rubrica a parte di questo blog tanto sono frequenti. Chissa' che non lo diventeranno, ma in questo chiedo il supporto dei lettori con segnalazioni e commenti.
Ed ecco allora a voi un bell'esempio di pigrizia mentale. Nell'impresa fordista gli operai alla catena di montaggio erano totalmente fungibili: che fossero immigrati polacchi o irlandesi oppure emigrati calabresi o veneti contava poco, anzi, meno potevano parlare tra loro e piu' erano concentrati sulle loro mansioni parcellizzate e ripetitive. Quindi le braccia di uno valevano le braccia di un altro, e vi era un esercito industriale di riserva pressoche' infinito da utilizzare. Se gli operai spegnevano il cervello e la lingua durante il lavoro era anche meglio.
La cosa divertente e' che tanti dirigenti o capiazienda si comportano nella societa' della conoscenza come se si vivessero ancora ai tempi di Henry Ford. Per questi perspicacissimi personaggi uno stagista (ma anche un collaboratore) vale un altro, tanto l'unica variabile significativa e' il salario/rimborso e si trovera' sempre qualche giovane preparato disposto a lavorare per un compenso poco piu' che simbolico.
Se per tanti dirigenti l'unico parametro di riferimento e' la bottom line del budget, cosa contano i contributi che in termini di relazioni, contenuti, idee, visioni, passioni possono dare i diversi collaboratori? Di fronte al Dio Budget e alla trimestrale quello che conta e' un numero, anche se ottenuto a forza di un impoverimento del capitale intellettuale dell'azienda.
D'altra parte cosi' si sta impoverendo l'intera nostra nazione.
Buon viaggio, cervelli in fuga!
sabato 10 novembre 2007
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