A volte il male che subiamo fa l'effetto di un veleno paralizzante: continuiamo a rimuginare sulle offese subite e rischiamo di non evolverci più, fermi a elaborare una sofferenza che riteniamo oltre modo ingiusta. Daniele Luttazzi rientra in questa situazione: potrebbe liquidare le sue vicissitudini considerando che in un paese di mediocri con una classe dirigente ancora più mediocre il suo talento e la sua satira non potranno mai essere valorizzati come meritano. Eppure in ogni puntata di Decameron Luttazzi ricorda il torto subito, e sono le parti meno brillanti del programma.
Per il resto Luttazzi ci dimostra che sa fare la satira più spietata che esista oggi in Italia. Chi lo considera un comico non ha capito nulla di lui. La migliore definizione è forse quella di autore satirico, capace di ricordarci la realtà dei fatti e delle esistenze troppo spesso mistificata dai media studiatamente autoreferenziali.
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