sabato 29 agosto 2009

Agosto, rilevanza non ti conosco

Da circa vent’anni la Lega Nord domina le cronache politiche estive. Fatto risaputo: con le redazioni dimezzate dalle ferie e la necessità di riempire le pagine, Bossi e i suoi hanno per anni offerto eventi pittoreschi e dichiarazioni provocatorie che hanno fatto la gioia di giornalisti in panico da pagina vuota.
In realtà il meccanismo è più sottile. Non si tratta solo di riempire gli spazi lasciati liberi da altri concorrenti sul mercato della visibilità politica, così come fanno certe aziendine che d’estate comprano blocchi di spot televisivi a prezzi di realizzo.
Al contrario, i temi e le polemiche d’estate finiscono per dare il passo a tutto il dibattito dei mesi seguenti.
Con quelle che per troppi anni la spocchia di sinistra ha liquidato con sparate, rodomontate buone per avere i titoli dei giornali, Bossi ha fatto slittare la percezione media degli italiani verso soluzioni populiste, politiche razziste, semplificazioni giustificatorie dei peggiori istinti. In maniera più sottile (dichiarazione-smentita, oppure articolo/commento ospite), si lanciano poi ballon d’essai per verificare la tenuta tra le classi dirigenti di certi principi che hanno bene o male retto dal dopoguerra in avanti.
Nel ventre molle delle redazioni accaldate e sottostaffate d’agosto, Bossi ha fatto entrare tematiche e argomenti inauditi fino a pochi anni fa. Ha aperto ogni anno delle brecce, dove con inevitabile ingenuità tutti si sono gettati per puntualizzare, criticare, fare distinguo.
Grande colpevole di questo slittamento culturale e civico è la categoria giornalistica. Il ritardo culturale di tanti giornalisti che ancora pensano ad agosto come un mese irrilevante, destinato a venir dimenticato dai temi della “ripresa autunnale”, ha dato ampio spazio a questa strategia. La ricerca del clamoroso, della polemica, del titolo gridato ha poi portato ad abbassare qualsiasi parametro professionale basato sulla rilevanza, sulla notiziabilità, sulla qualità dei concetti espressi.
Un Bossi che riempie l’ampolla di acqua del Po è un fatto inessenziale. Il Parlamento del Nord è stato un flop ridicolo, l’annuale gita a Venezia riempie una piazzetta con poche migliaia di militanti. Ma la Lega ha saputo sfruttare al meglio la presbiopia astigmatica dei media italiani: avere centinaia di sezioni attive sparse in tutto il Nord, unico partito attivo davvero nella parte più produttiva del paese, era e resta per i giornalisti italiani un fatto meno interessante che una dichiarazione violenta sugli immigrati da parte di un leghista di terza fila. Ma, dopotutto, quando la Lega era in crisi di consensi e di militanti è stata mantenuta a galla in termini di visibilità dalle sparate del suo leader riprese acriticamente dai giornalisti.

Agosto non è più un mese di caldo e noia per i media, ma il mese più importante dell’anno, in cui si fanno sedimentare idee fino ad allora eterodosse o marginali, si scardinano dei principi e si plasma il senso comune. Se si studiasse la copertura dei media dei mesi di agosto degli ultimi dieci anni vedremo come alcune proposte considerate provocatorie o assurde al loro emergere (le ronde, per esempio) oggi sono diventate prassi o leggi dello Stato.

Tanti supponenti massmediologi e politologi di sinistra dovrebbero riflettere sul perché l’unico politico che negli ultimi due decenni abbia saputo creare un circolo virtuoso tra gestione dei media e dialogo con il territorio è stato un elettrotecnico di Varese.
Non si ha notizia che Bossi si sia mai fatto consigliare da tali luminari.

lunedì 24 agosto 2009

A tutte le lettrici di questo blog

Ho scritto una rielaborazione del monologo "Accetta un consiglio" tratto dal film "The Big Kahuna".
La dedico alle lettrici di questo blog, soprattutto a coloro che hanno mostrato attenzione e affetto verso di me negli ultimi tre anni.


“Accetta il Consiglio”… remix!

Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù
lo capirai solo una volta appassite.


Allo specchio non guardare sempre quelli che tu giudichi difetti:

a cinquant’anni quando rivedrai le foto di oggi ti troverai meravigliosa.

E per essere sicura scegli qualcuno che ti troverà incantevole anche quando avrai settant’anni.


Non bere vini di scarsa qualità,

ma ricorda sempre che ce ne sono di ottimi a prezzi accettabili.


Non affliggerti se i tuoi desideri non si avverano subito,

ma non smettere mai di far di tutto per realizzarli.


Anche quando sei a Milano

cerca un posto dove la sera si possano vedere le stelle.


Non stare in pena per il tuo futuro professionale:

le persone più noiose sono quelle che hanno sempre fatto lo stesso lavoro.


Ricorda che il sorriso resiste meglio delle tette

alla forza di gravità.


Butta via le bollette e gli scontrini, ma conserva le lettere d’amore.

E se ne hai collezionate poche finora ricordati che esse valgono più di 100 regali.

Diffida di chi non te le scrive pur dicendoti di amarti.


Quando ti ubriachi cerca di avere sempre accanto persone che ti piacciono:

non si sa mai…


Forse ti sposerai o forse no,

forse avrai figli o forse no

ma non accettare mai compromessi:

non potresti vivere con un marito cafone e dei figli buzzurri.


Andare bene di corpo

rende più lieve

anche la giornata più pesante.


Riconosci i tuoi errori ma evita chi te li rinfaccia:

senza errori non possiamo né cambiare né migliorare.


Compra sempre scarpe di qualità: per lo stile, la comodità e perché

la puzza dei piedi può abbattere la più potente delle erezioni.


Ci saranno persone che apposta proveranno a far riemergere le tue insicurezze per poterti manipolare.

Digli in faccia che hai capito il loro gioco: di solito poi smettono.


Discuti e litiga solo con chi è capace di capirti o di cambiare idea:

con gli altri è meno inutile che controproducente.


Sorridi.


Ogni giorno prova a fare una piccola scoperta o a imparare qualcosa di nuovo:

la curiosità aiuta a rimanere giovani.


Non ti vergognare di cantare ad alta voce la tua musica preferita.


Non confrontare mai il tuo lavoro con quello degli altri, il tuo stipendio con quello degli altri. Queste graduatorie lasciale a chi non sa andare oltre le apparenze materiali.


Non sei grassa: non iniziare con quest’altra fisima. Però fare palestra aiuta.


Solo i morti e gli esaltati non fanno mai errori: ma almeno i primi hanno una scusa accettabile.


Nella tua vita possono anche susseguirsi le delusioni e le sconfitte

ma si perde davvero solo quando si smette di aver fiducia in se stessi


Sorridi.


Forse troverai alcuni di questi consigli banali e altri no,

alcuni di essi divertenti e altri no.

Ma per questa volta accetta almeno un ultimo consiglio:

non dimenticare mai di essere una ragazza speciale.


venerdì 7 agosto 2009

In memoria di Oscar Marchisio

Una mente mobilissima, capace di trasformare le idee in fatti vivi e operanti, dote tanto rara a sinistra.
Non sei vissuto invano, Oscar: hai offerto intuizioni, proposte, spunti mai banali a chiunque ha avuto la fortuna di conoscerti o almeno di ascoltarti o leggerti.
Per uno con la tua curiosità intellettuale il mondo era l'orizzonte e al contempo un orto poteva dischiudere gli infiniti universi di un sapere attaccato alla terra, ai suoi saperi, ai suoi frutti e al sudore del lavoro che essi richiedono.
Non hai mai dimenticato che dietro ogni cosa, anche la più astratta, c'è il lavoro e la fatica vera, concreta, quotidiana di persone in carne ed ossa. Anche per questo resti un modello per chi ancora si definisce di sinistra.
Grazie per la stima e la fiducia che mi hai dimostrato tante volte.

mercoledì 5 agosto 2009

Pictures of you



I've been looking so long at these pictures of you

That I almost believe that they're real
I've been living so long with my pictures of you
That I almost believe that the pictures are
All I can feel

Remembering
You standing quiet in the rain
As I ran to your heart to be near
And we kissed as the sky fell in
Holding you close
How I always held close in your fear
Remembering
You running soft through the night
You were bigger and brighter and wider than snow
And screamed at the make-believe
Screamed at the sky
And you finally found all your courage
To let it all go

Remembering
You fallen into my arms
Crying for the death of your heart
You were stone white
So delicate
Lost in the cold
You were always so lost in the dark
Remembering
You how you used to be
Slow drowned
You were angels
So much more than everything
Hold for the last time then slip away quietly
Open my eyes
But I never see anything

Looking so long at these pictures of you
But I never hold on to your heart
Looking so long for the words to be true
But always just breaking apart
My pictures of you

There was nothing in the world
That I ever wanted more
Than to feel you deep in my heart
There was nothing in the world
That I ever wanted more
Than to never feel the breaking apart
All my pictures of you