lunedì 13 luglio 2009

Commento alla StRagista


Nel suo ironico, crudele, sarcastico, realistico e al contempo surreale blog Luce la StRagista ci offre racconti di quotidiano stagismo (mio neologismo: la condizione di stagista come ideologia delle aziende e vissuto dei giovani) che sono anche una biografia collettiva di una generazione usa-e-getta.
Ho lasciato un commento al suo ultimo post che pubblico di seguito.


cara Luce,
potremmo spendere lunghe analisi sociologiche sulla passività dei giovani italiani, sulla loro scarsa consapevolezza di farsi sfruttare pur di fare un lavoro "figo" (comunicazione, marketing, pubblicità, ecc.: guarda caso tutto quello che ha a che fare con un immaginario legato ai media, che non sono solo il messaggio, sono gli unici produttori di identità del nostro tempo), sulla loro incapacità di coordinarsi, di incontrarsi, di comunicare tra loro la condizione di subalternità cui sono costretti, e questo nonostante una enorme capacità tecnica che ognuno di essi ha ad usare media e dispositivi di comunicazione.
Ma a cosa servirebbe un'altra analisi?
Ad oggi, l'Italia è un paese irreversibilmente gerontocratico. E i vecchi, si sa, hanno poco futuro. L'Italia ha poco futuro.
Rinchiudersi nel proprio privato, nel tentativo di inseguire da soli un percorso di realizzazione umana e professionale, porta al fallimento nella quasi totalità delle esperienze.
Quando i giovani riscopriranno la socialità non come mera comunicazione ma come condivisione di un medesimo progetto di società forse, ma solo allora, potremo vedere un cambiamento di prospettiva.

4 commenti:

Luce ha detto...

grazie biagio per il tuo post!
io credo che il vero problema dei giovani non sia l'inconsapevolezza di essere sfruttati, ma l'individualismo. ognuno ragiona per sè, ma così non si smuove nulla. rimaniamo tutti in attesa che "qualcuno" faccia qualcosa per cambiare la situazione.

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

Perche non:)