Una nuova
banalizzazione si aggira per la rete. È la moda, la passione, il culto per le
infografiche, che dovrebbero rendere un post e un contenuto più comprensibile e
più denso. Peccato che il più delle volte la grafica viene utilizzata per
mettere assieme con colori e font rutilanti informazioni banali, che starebbero
in poche righe di testo scritto.
Altre volte un’intera
ricerca sociale viene sintetizzata in una caterva di numeri, percentuali,
grafici a torta, a barre, a piramide, a bolle, a radar e così via distribuiti
su interminabili file jpeg, in cui si stenta a trovare un filo logico tra
percentuali fisicamente vicine e concettualmente distanti o tra
rappresentazioni grafiche che cambiano colore per rispettare i bilanciamenti
anche se il tema è lo stesso.
L’infografica si
sta sempre più risolvendo nell’esatto contrario dell’obiettivo per cui era
nata: da sintesi grafica di pagine di analisi e argomentazioni scritte a
documento fine a se stesso, facile da condividere e da distribuire tramite i
media sociali ma spesso scarsamente utile se si intende capire davvero, oltre i
numeri, i fenomeni che si vogliono rappresentare.
Cosa resta dell’informazione sintetizzata da un infografico? E i numeri forniti sono davvero quelli più pregnanti? Quanto
la ricerca di forme e colori accattivanti finisce per avere la meglio sulle
informazioni più complesse?
La moda delle
infografiche è dopotutto un sintomo, tra i tanti, del progressivo slittamento
verso i contenuti grafici che caratterizza il web in questa fase, in cui il
presupposto di una immediata comprensione nasconde la rinuncia a una ricezione
critica delle informazioni.
Ma di questo
parlerò nel prossimo post.
1 commento:
Ciao Biagio concordo con te che ad oggi il valore degli infographic è diminuito notevolmente.
Se vuoi qui http://www.lissimattia.com/infographic/ puoi vedere il trend di questo fenomeno e un mio breve pensiero a riguardo. :)
La nascita e la diffusione di tool che permettono la creazione "seriale" di infografiche non agevola certo il duro lavoro di chi realmente fa analisi e si sforza a fare "storytelling del dato".
Attendo il tuo prossimo post ;)
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