sabato 30 ottobre 2010

La crudeltà salvifica della tv



Che senso ha il concetto di "privacy" in tanti piccoli paesi del Sud, dove si vive sotto un controllo sociale diffuso e permanente? Dove questo controllo per lo più spinge al conformismo e al rispetto dei rapporti di forza consolidati, a sottomissioni ataviche e dunque all'accettazione di soprusi e finanche di delitti pur di evitare scandali e vergogne?
Tante polemiche da salotto colto e, appunto, privato, hanno accompagnato la presenza in televisione della mamma di Sarah Scazzi. Ma questa donna, come la mamma della potentina Elisa Claps, ha trovato solo la televisione ad ascoltare il suo rifiuto a rassegnarsi e dimenticare. Di fronte alla prospettiva di passare una vita senza un perché tra i pettegolezzi ottusi e fors'anche irridenti del paese, queste donne hanno preferito la morbosità dell'indistinto pubblico televisivo che comunque garantiva attenzione alla loro sofferenza.
La privacy non è un concetto ben definito per un popolo abituato fino a qualche decennio fa a vivere in maniera promiscua in pochi metri quadrati. Applicarlo a classi sociali che non ne hanno esperienza è un esercizio astratto e classista. La televisione si è invece rivelata un media di popolo, l'extrema ratio di chi sa di poter solo esporre il proprio dolore per trovare almeno un senso ad esso.
Gli eccessi, la spettacolarizzazione, la crudeltà del dolore mostrato in diretta tv erano dazi in qualche modo messi in conto. Ma quante volte prevale invece nei piccoli centri la crudeltà del silenzio, impunità dei forti?

venerdì 15 ottobre 2010

Aforisma

Si lavora con le parole, a volte come giocolieri a volte come minatori.

domenica 10 ottobre 2010

Comunicare, in concreto


Ci si chiede sempre come valorizzare i giovani di talento. Iniziamo intanto a dar loro visibilità.
Nel master "Corporate Communication & Public Affairs" della business school de Il Sole 24 ORE assieme all'amico Michele Mongili, responsabile della comunicazione del Dipartimento del Tesoro, abbiamo proposto agli allievi un project work per cui bisognava realizzare un prodotto di comunicazione immediatamente integrabile nel sito web del Dipartimento.
Il gruppo vincente ha lavorato alla creazione di una televisione via web del Dipartimento, con l'obiettivo di diffondere in modalità video i contenuti già presenti sul sito web in forma testuale.
Ci è sembrata un'idea estremamente efficace, economica e ricca di potenziali applicazioni in altre aree della pubblica amministrazione. Niente di nuovo, si intende, ma un gruppo di giovani neolaureati ha dimostrato di poter realizzare in concreto un prodotto di buon livello, uscendo dalle solite idee su powerpoint, a tasso più meno vago di creatività.
Mi sembra giusto segnalare i componenti del gruppo con i relativi profili su Facebook e chissà che qualche collega che segue L'Immateriale non li contatti:
Annalisa Bruno
Chiara Castrignianò
Serena Colazzo
Anna Maria Ebreo
Federico Valentini