Insomma, per quelli che parlano di patria e di italianità (e usano in modo poco patriottico le casse dello Stato), per coloro che fanno risalire la fondazione di Roma a Romolo e Remolo, per i tanti che pensano che l’identità nazionale sia fatta di pizza, spaghetti e mandolino, e mettiamoci pure per i troppi che semplicemente se ne fregano dell’Italia visto che gli basta il loro paesello, già troppo esteso per le loro facoltà mentali, è uscito il libro della mia amica Amelia Italia Italia! Il piccolo libro della nostra Patria.
Costa meno di una pizza da asporto (oramai per le pizze a tavolino il parametro di costo sono i manuali universitari), e vi offre la possibilità di conoscere date, aneddoti, invenzioni che sono parte del nostro essere italiani e anche di ricordare tante cose imparate alle elementari o al liceo e poi disperse nella nostra memoria satura di troppi impegni e urgenze.
Quindi un ripasso che serve a tutti, non solo agli strapagati manager che non conoscono le date basilari della storia, ma a chiunque voglia riflettere su un Paese comunque ammirato nel mondo e migliore della stima che troppi suoi cittadini hanno di esso.