La laicità è come un prato destinato ai giochi dei bambini.
Alcuni preferiscono divertirsi con il calcio, e saranno la maggioranza. Altri, sempre più, vorranno organizzare partite di rugby. Forse qualcuno vorrà impegnarsi in una specie di hockey su prato. Ci saranno certamente coloro che vorranno giocare come una volta a mosca cieca o a nascondino. E ci saranno anche i bambini che vorranno usare il prato per sdraiarsi a leggere un libro o che si lasceranno già incantare ad ammirare la natura.
Chiunque capisce che sarebbe ingiusto destinare quel prato solo al gioco del calcio, anche se la loro numerosità illude i calciatori di avere qualche diritto in più degli altri. E così per tutti gli altri sport e per tutte le attività che liberamente possono svolgersi sul prato, ognuna degna di utilizzarlo finquando ci sarà qualcuno che proverà entusiasmo e piacere in esse.
A me piacerebbe stare dalla parte di coloro che curano il prato, lo tengono in buone condizioni e consentono a tutti di giocarci, senza che nessuno se ne appropri.
1 commento:
Il prato della religiosità invece, temo, abbia un sacco di magagne come il calcioscommesse, quando qualcuno decideva per tutti.
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